Attività sportive per i bambini di 4 anni. Nuoto.
Le vacanze sono un dolce recente ricordo, un nuovo anno scolastico è appena iniziato, le richieste della scuola sono tante e le offerte anche. Così oggi vi parlerò delle attività sportive che un bambino di 4 anni può intraprendere. Che sia nuoto, tennis, ciclismo o altro, vedremmo come sostenere i nostri piccoli uomini o piccole donne a sentirsi a proprio aggio con le nuove attività sportive.
Anche se a quest’età, grande differenza tra le varie attività sportive non c’è. Possiamo sempre optare al inizio per un attività generica, come la ginnastica o il nuoto. Attività che favoriscono un sviluppo armonioso di tutto il fisico. Per le attività sportive più serie è meglio aspettare finchè il bambino non acquisisce un sviluppo del fisico adeguato e una buona destrezza. Fare sport dalla tenera eta avvanteggerà il bambino quando sarà adulto rispetto ai bimbi che non hanno praticato, avendo una muscolatura migliore, equilibrio, orientamento, resistenza e velocità migliori. Non lasciamo i nostri piccoli condure una vita sedentaria, che porta inanzitutto alla obesita, associata anche a una alimentazione non proprio coretta.
Il mio piccolo uomo ha iniziato il secondo anno di materna. L’anno scorso ha frequentato il corso di yoga, certo non vi immaginate che stavanno a gambe incrociate o che facessero l’inchino al sole, luna o quello che è. Hanno fatto una sorta di ginnastica leggera. Attività sportiva di cui sono contenta, il piccolo ha acquisito più sicurezza, più fiducia nelle sue potenzialità. Quest’anno vorrei che frequentasse di nuovo il corso di yoga, e aggiungerei il nuoto. Atività sportiva che tutti i pediatri raccomandano fin dalla tenere età, sostenedo che non esiste un età specifica per imparare a nuotare, quindi portarlo gia dai 6-7 mesi andrà bene comunque visto che il nuoto è l’attività sportiva più indicata nell’età della crescità, rafforzando la muscolatura, prevenendo la scoliosi e irrobustendo le ossa.
Già, allora lo porto al corso di nuoto e via, è fatta!
Eh no, non sempre è così facile. Prima di portarlo per la prima volta in una piscina, conviene, per il bene del genitore e del bambino di prepararsi un po’. Di far prendere conoscenza al bambino con l’acqua, magari giocando, creando dei giochi che inducono il bimbo a provare interesse. Il mio piccolo uomo questa estate è diventato un pesciolino nella sua piscinetta di 2 metri quadri.
I bambini, per natura sono curiosi. Tenerli al sicuro in acqua è il desiderio di ogni genitore.
La sicurezza dovrebbe essere la principale preoccupazione quando si insegna a un bambino, di qualsiasi età, a nuotare. Noi genitori dovremmo ricordarci che mentre il nuoto potrebbe essere un attività divertente per un bambino piccolo, c’è anche il vero rischio di annegamento. Infatti non dovrebbe mai essere lasciato da solo a nuotare, non importa quanto lui si sente a proprio agio nel acqua.
Sentirsi bene nell’acqua
Il primo passo per far stare bene i bambini nell’acqua è quello di farli sentire confortabili, al loro agio con lacqua. Questo significa giocare in acque poco profonde. Si deve abituare alla sensazione dell’acqua e all’esperienza di starci dentro. In questa fase va incoraggiato a mettere il viso sotto l’acqua, anche in cui dovrebbe abituarsi ad aprire gli occhi sotto acqua.
Pazienza e senza fretta
Non c'è bisogno di affrettare il bambino che si abitua a nuotare. Afrettando le cose può far sentire il bambino scomodo, e in modo automatico rende più difficile il modo di appredimento. L’attegiamento positivo, paziente e non afrettato sono le chiavi che un genitore deve avere.
E questo è tutto quello che i genitori possono fare, il resto lo fanno i maestri alla scuola di nuoto. Il fatto che il bambino non sia spaventato dall’acqua faciliterà l’apprendimento ma anche il modo di divertirsi del bambino nell’acqua.
E voi quali attività sportive avete scelto quest’anno per i vostri figli?
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